CHESS BOXING

E' risaputo che tenere in forma il proprio corpo è importante, ma altrettanto fondamentale è tenere allenata la mente. Ecco quindi che per ottenere questo mirabile risultato è nato una competizione che unisce gli scacchi alle boxe, e per questo motivo il chessboxing si può definire come uno degli sport più bizzarri ed inimmaginabili che esistono.

COME È NATO

Questo sport fu immaginato per la prima volta nel 1992 dall’artista Enki Bilal nel suo graphic novel dal titolo Freddo equatore. Nel corso di molte interviste lo stesso fumettista ha dichiarato:
“Mi ha sempre attratto la figura dell’atleta-pensatore”. “Nella lotta domina l’istinto, negli scacchi, invece, devi prenderti almeno due o tre secondi prima di ogni mossa”.

Ma mentre Bilal immaginò un incontro di pugilato seguito da una partita a scacchi, Iepe Rubingh lo codificò nel 2003 come un’alternanza di scacchi e pugilato.

Rubingh organizzò inoltre nel 2003 ad Amsterdam, la città più nota del suo Paese, il primo Campionato del Mondo di Chessboxing, che fu vinto dallo stesso Rubingh; il primo campionato europeo si è invece svolto a Berlino, ed ha visto prevalere in finale il bulgaro Tihomir Dovramadjiev sul tedesco Andreas 'D'Schneider.

COME SI GIOCA




OGGI

La definitiva consacrazione di questo sport avvenne il 10 ottobre 2012, quando alla Royal Albert Hall di Londra venne organizzato il primo evento ufficiale con un nutrito pubblico che per l’occasione arrivò a spendere fino a 61 sterline per un biglietto a bordo-ring. Il Chess Boxing Club di Islington, quartiere a nord di Londra, è il tempio mondiale della disciplina.
Fondato dall’ex campione britannico Tim Woolgar, ospita ogni sera combattimenti in un’arena con schermi e arbitri in divisa e organizza lezioni introduttive ogni sabato.
“Round dopo round, l’alternanza delle due discipline allena la mente a cambiare prospettiva e, allo stesso tempo, a rimanere concentrata
– spiega all’Independent Woolgar –.
Se stai boxando, devi prestare attenzione soltanto a quello che sta accadendo in quella ripresa, senza pensare né al round precedente né alle prossime mosse sulla scacchiera. Non puoi permetterti alcuna distrazione”
.

Da anni, ormai, esiste una federazione internazionale, la World Chess Boxing Organisation (WCBO), e in molti Paesi, compresa l’Italia, esistono federazioni nazionali ufficiali,dove i tesserati vengono divisi in categorie in base alla stazza. Il sito della WCBO calcola che nel mondo sono circa 3500 i giocatori che hanno disputato almeno una gara ufficiale, mentre i professionisti riconosciuti sono 37. Ma anche in Italia questo sport ha un suo seguito grazie ai successi della Boxe Spoleto e dei suoi due tesserati Sergio Leveque e Gianluca Sirci, campione europeo dei pesi massimi dal 2009 al 2013.

Può sembrare strano vedere due pugili seduti a giocare a scacchi su un ring, ma il chess boxing funziona proprio così. Il sogno di molti è quello di rendere il chess boxing disciplina olimpica. Progetto ambizioso che potrebbe vedere la luce prima di quanto si possa pensare.